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mercoledì 9 giugno 2010

Ci sono parole che possono emozionare

Durante il Pagan Pride Day del 2008 Il Cervo Bianco ha presentato il Progetto ORA davanti ad un meraviglioso pubblico. Questo è il discorso finale che Pharsel ha voluto condividere in quel giorno, a grande richiesta lo abbiamo riproposto sul sito.


Ci sono parole che possono emozionare. Ma l’emozione più grande è quella che provo guardando un cane che gioca, un fiore che sboccia. Mi perdo nel cielo stellato che mi osserva, sprofondo nella terra che mia abbraccia. Mio padre e mia madre sono loro.
Ci sono parole che possono emozionare. Ma le parole possono anche ingannare. Il sole invece sorgerà ancora domani rispettando la sua antica promessa. La terra mi nutrirà come ha sempre fatto. Il filo d’erba, la profonda radice, il lupo che saluta la luna, la grande aquila che vola alta nel cielo.Loro non mentono. Sono fratelli fedeli, amici sinceri, maestri immutabili che ci insegnano i segreti ed i misteri della vita.

Dalla piccola formica, alla grande montagna tutto ha uno spirito.
La nostra terra è un’anima pulsante di vita. Ogni essere vivente, ogni sasso, ogni piccolo granello di sabbia, ne è una cellula e come da una cellula ha origine la vita, da una cellula può nascere un tumore. Il tumore siamo noi. Un cellula impazzita che contagia tutte le altre e distrugge l’organismo. Questo siamo, un tumore. Ma non tutto è perduto. Il tumore può essere distrutto dall’organismo o retrocedere spontaneamente. Tutto parte da una sola cellula che riprende coscienza di se. Quindi prendete coscienza di questo. Il corvo, la gazza, la lucertola, la foglia d’ortica, la mora del bosco sono nostri amici e parenti. Si sono presi cura di noi per migliaia e migliaia di anni. Oggi i guerrieri mistici stanno tornando, i curatori e le curatrici del pianeta che migliaia di anni fa custodivano il paradiso dell’eden sono qui e devono ridestarsi dal loro sonno. Coloro che amano la terra e le rocce, i venti e le nuvole, il calore del sole e la spumeggiante acqua delle sacre fonti si emozionano al sorriso di un bambino, al frusciare delle foglie, al rumore della pioggia.

Ci sono persone che camminano sulla terra e che respirano l’aria. Ma noi non siamo quelli. Noi siamo quelli che respirano nella terra e camminano nell’aria. Molti ci scansano o ci ignorano o peggio ancora hanno paura di noi. Siamo forse dei cattivi ragazzi? Siamo strani?
Sinceramente non ci vedo nulla di strano nel parlare con un albero o nel salutare un uccello.
Abbiamo costruito i nostri imperi sull’oro ed il sangue. Abbiamo succhiato tutto il grasso della terra. Idolatriamo falsi Dei che ci parlano dalla scatola nera. Compriamo la vita con la carne dell’albero. Abbiamo spento l’azzurro del cielo ed esiliato la notte. Abbiamo soffocato la terra sotto al sangue nero dei nostri antenati. Abbiamo acceso stelle più luminose di quelle del cielo. Tra poco nemmeno l’ape ronzerà più.
A me questo appare strano!

Il falco che canta nella notte, ci porta un messaggio. Una pietra nel fiume ci insegna qualcosa. Una lucertola stesa al sole ci fa un grande dono. Per ognuno di noi è diverso, ma la sensazione è la stessa. Ed è questa stessa sensazione a renderci uniti. È questa sensazione che deve unirci! Quando il cuore in petto ci scoppia senza sapere il perché allora guardiamo all’orizzonte, dove il cielo e la terra si incontrano e li rivolgiamo le nostre preghiere.
Si forse può apparire strano, però ci siamo preoccupati per una vita di quello che gli altri pensano di noi, ma oggi questo non è più importante.
Salutiamo la luna con timore, il nostro gesto è fugace, o solo un idea nella mente. Conosciamo tutti il perché.Il dolore, la sofferenza e le morti della storia. Ma oggi questo non è più importante.

Cerchiamo di riscattarci,accumuliamo potere per ribaltare la storia, ci muoviamo su un sentiero di supremazia. Vogliamo doti migliori di quelle degli altri, essere più forti e più grandi. Oppure ci sentiamo piccoli e insignificanti davanti ha chi ha più doti di noi. Ma questo non è più importante oggi. Il nostro sentiero è comune e dobbiamo smetterla di nasconderci dietro false minacce e lacrime di coccodrillo.
Ci sono parole che possono emozionare. Ma l’emozione più grande sarebbe vedere tutti collaborare. Gli ambientalisti si occupano del pianeta a loro modo, come un medico cura le malattie. La terra è un ecosistema materiale e l’acqua è solamente h2o, la terra solamente Sali minerali. Per noi è diverso. La terra ha un’anima e spetta a noi curare quest’anima.

Un incantesimo, un rituale, un canto di potere, una preghiera, una poesia, una danza. Ognuna di queste cose può essere donata a madre terra. Persino un semplice sorriso può curarla. Direi che non serve più a nulla avere paura di cosa penseranno gli altri se ci vedono danzare sotto la luna o abbracciare un albero con le lacrime agli occhi. Credo non abbia più importanza aver paura di pronunciare la nostra formula con fervore. Per secoli le nostre voci sono state appena un sussurro, i nostri volti nascosti nell’ombra. La nostra forza rinchiusa nel cuore. Facciamo uscire questa forza vitale in un’ondata di energia. Molti avranno paura, tanti, tanti altri piangeranno lacrime di gioia. La nostra esistenza è schiacciata dal timore di qualcosa che “forse” potrebbe accaderci, dal giudizio altrui. Abbiamo paura di non essere accettati e teniamo nascosta la nostra identità alle persone a noi care.

I draghi stanno tornando. Ce ne sono molti proprio intorno a noi. Le creature mitologiche come i grifoni, le fenici, gli unicorni si affacciano nuovamente nella nostra vita. Ciò che tutti credevano scomparso riappare nei nostri sogni. Gli animali e le piante ci parlano. Angeli e demoni sono al nostro fianco per combattere con noi. Il piccolo popolo si ridesta. E la terra ci sta lanciando un disperato grido di aiuto. Tutti possiamo sentirlo se ci fermiamo ad ascoltare.
Non tutto è perduto. Stiamo imparando come si cammina nell’aria e come si nuota nella terra. E possiamo insegnarlo a tanti altri. Tutte le spiritualità del mondo si stanno unendo per una causa comune. Dagli indiani d’america ai buddisti, dagli induisti ai neopagani. Tutte le culture spirituali del mondo stanno udendo il grido della terra. Allora scendiamo in campo. Tiriamo fuori tutte le nostre doti, tutte le nostre capacità e mostriamo di che pasta siamo fatti. La terra si è presa cura di noi per migliaia di anni. Ma ora nostra madre sta male ed ha bisogno che i suoi figli si prendano un po’ cura di lei.

C’è ancora speranza dopotutto.

Staremo a vedere.


martedì 1 giugno 2010

La via del guerriero arcobaleno! Seminario Roma 27 Giugno!



LA VIA DEL GUERRIERO ARCOBALENO – Seminario a ROMA (Lazio)

Essere un Guerriero di Pace nella vita di oggi. Il risveglio dell’Indiano d’America che c’è in te. Attivazione del Cerchio del Clan Arcobaleno.

Seminario condotto da Riccardo Fioravanti
Organizzatore del “Festival dei Nativi della Terra” e dell’American Indian Film Festival “Pellicole Rosse”. Fondatore del Progetto “Nativi della Terra” e del Gruppo Facebook “Guerrieri Arcobaleno Italia”. È stato Danzatore della Danza del Sole Lakota.

Data: Domenica, 27 giugno 2010 (dalle ore 14.00 alle 19.00)

Luogo: ROMA (Lazio)


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LA PROFEZIA DEI GUERRIERI ARCOBALENO

“Gli antenati di alcune tribù Native Americane narravano che esseri dalla pelle chiara sarebbero giunti dal mare orientale su grandi canoe mosse da immense ali bianche, simili a giganteschi uccelli. Le persone scese da queste grandi imbarcazioni sarebbero state anch'esse simili a uccelli, ma avrebbero avuto i piedi di due diverse forme: uno di colomba, l’altro di aquila. Il piede di colomba rappresenterebbe una nuova splendida religione di amore e gentilezza, mentre quello di aquila rappresenterebbe l’avidità per le ricchezze materiali, l'arroganza tecnologica e la perizia guerriera. Per molti anni il piede artigliato dell'aquila avrebbe dominato perché, sebbene questo nuovo popolo avesse parlato molto della nuova religione, non tutti i visi pallidi vivevano secondo i suoi dettami; avrebbero invece artigliato gli indiani col loro piede di aquila, uccidendoli, sfruttandoli e infine riducendoli in schiavitù. Dopo aver offerto una certa resistenza a quella sopraffazione, gli indiani avrebbero perso il coraggio, finendo per lasciarsi sospingere come un gregge e segregare in territori angusti per molti, molti anni. Poi però sarebbe venuto il tempo in cui la Terra si sarebbe ammalata a causa dell'avidità senza freni della nuova civiltà. Liquidi e metalli mortiferi, aria irrespirabile per fumi e ceneri, e persino la pioggia, anziché purificare la Terra, avrebbe riversato gocce avvelenate di piombo. Gli uccelli sarebbero caduti dal cielo, i pesci sarebbero venuti a galla col ventre per aria e tutte le foreste avrebbero incominciato a morire. Quando queste previsioni avessero cominciato ad avverarsi, il popolo indiano si sarebbe trovato al colmo della miseria, ma in seguito dall'Oriente sarebbe giunta una nuova luce e gli indiani avrebbero incominciato a ritrovare la forza, l’orgoglio e la salvezza. La leggenda continuava dicendo che essi avrebbero avuto dalla loro molti fratelli e sorelle visi pallidi: le reincarnazioni degli indiani uccisi o ridotti schiavi dai primi colonizzatori bianchi. Sì diceva che le anime di costoro sarebbero tornate in corpi di tutti i colori, rossi, bianchi, gialli e neri. Insieme e uniti, come i colori dell’arcobaleno, costoro avrebbero insegnato a tutte le genti del mondo come amare e rispettare la Madre Terra, della cui sostanza siamo fatti anche noi umani. Sotto il simbolo dell'arcobaleno, tutte le razze e tutte le religioni del mondo si sarebbero unite per diffondere la grande saggezza della vita nell'armonia tra gli esseri umani e di questi con tutto il creato. Coloro che insegnavano questo credo sarebbero stati chiamati i "Guerrieri dell'Arcobaleno". Pur essendo guerrieri, avrebbero contenuto in sé gli spiriti degli antenati, avrebbero portato la luce della conoscenza nella mente e l'amore nel cuore. Non avrebbero fatto del male a nessun essere vivente. La profezia terminava affermando che, dopo una grande battaglia, grazie alla sola forza della pace, questi Guerrieri dell'Arcobaleno avrebbero finalmente troncato l’opera di distruzione e dissacrazione della Madre Terra e che la pace e l’abbondanza avrebbero regnato per una lunga, felice e pacifica età dell'oro qui sulla Terra.”


DESCRIZIONE SEMINARIO

La Via del Guerriero Arcobaleno è una scelta di vita. Ma nonostante ciò, non si impara a diventare un Guerriero Arcobaleno; lo si scopre dentro di sé.
Essa è una Via che porta a entrare in contatto in modo eclatante con il proprio Spirito, per risvegliare l’Indiano d’America che alberga in noi stessi.
Oggi l’umanità sta vivendo un momento oscuro. Una crisi globale che parte dalle credenze di ciascuno di noi, per poi riflettersi nel mondo esteriore. La confusione e i conflitti che esistono in noi stessi, vengono manifestati nella nostra realtà. Un’esistenza che ci ha reso complici nel violare gravemente Madre Terra e che ora necessita di guarigione. È quindi nostra responsabilità cambiare tale condizione. Per noi stessi e per il mondo in cui viviamo.
Ma per fare ciò, bisogna avere una visione condivisa. Non è sufficiente puntare esclusivamente sul proprio benessere e sulla propria individuale evoluzione. Dobbiamo avere una visione di pace e prosperità che includa anche il mondo attorno a noi. La Via del Guerriero Arcobaleno è questa visione.


IL CERCHIO DEL CLAN ARCOBALENO

Il Cerchio del Clan Arcobaleno è la naturale evoluzione di un gruppo di persone che decide con profonda consapevolezza di unirsi per favorire la creazione e lo sviluppo di un gruppo composto da persone attratte dalla cultura degli Indiani d’America e da una vita più umana e più vera, impregnata di forti valori e in armonia con la natura. Per arrivare a questo risultato, è necessario calarsi in pratiche ancestrali che contraddistinguono la cultura e la spiritualità dei Nativi d’America. Questo seminario stimola i partecipanti ad aprire il proprio cuore verso gli altri (il Clan) e ad esprimere le proprie qualità e il proprio potere personale. Nella condivisione in cerchio del Fuoco del Consiglio, si entra in contatto con il proprio vero sé e con lo Spirito Tribale del gruppo al quale intimamente ognuno di noi aspira. Attraverso alcune pratiche sciamaniche, verranno introdotti degli insegnamenti per una lettura di se stessi e dell’esistenza più consapevole. Il seminario prevede inoltre l’insegnamento di Canti tradizionali degli Indiani d’America, dell’utilizzo del Tamburo Sciamanico e delle Danze Tribali in Cerchio; un'occasione per onorare il proprio fuoco interiore e per unire i partecipanti in un profondo spirito di gruppo.


PROGRAMMA EVENTO

FUOCO DEL CONSIGLIO - La pratica ancestrale della parola condivisa delle tribù Native Americane. In cerchio come un clan per conoscersi, condividere, crescere. Insieme. Si imparerà ad onorare la propria affermazione di sé e a rispettare il punto di vista dell'altro. Si riconoscerà il valore dell’ascolto, che porta ad una più profonda comprensione di se stessi e delle opinioni espresse dalle altre persone. Si acquisterà la capacità e l’autostima di rispettare quello che si ha nel proprio cuore. Si apprenderà il valore della comunicazione costruttiva, che potrà essere praticata non solo il giorno dell’evento, ma in tutte le proprie relazioni. Attraverso il Fuoco del Consiglio si potrà vivere personalmente un’atmosfera che andrà ben oltre il corretto modo di relazionarsi di un gruppo, ma permetterà di esplorare una magica e sacra forma di unione tra le persone.

SCIAMANESIMO - Il seminario sarà condotto seguendo la filosofia Sciamanica. Ci tengo a precisare che lo Sciamanesimo non è una forma spirituale o religiosa esclusiva degli Indiani d’America, ma di molti popoli della Terra, come i Celti Europei, gli Aborigeni Australiani, i Maori della Nuova Zelanda, i popoli del profondo nord est Asiatico, alcune tribù Africane, ecc. Essere un Nativo o praticare lo Sciamanesimo, non è essere o fare l’Indiano d’America, ma è invece un modo per onorare Madre Terra nel luogo dove si vive, secondo le tradizioni e le pratiche più consone a quello che una persona o un gruppo sente dentro di sè. Nel seminario verranno introdotti alcuni insegnamenti sullo Sciamanesimo quali il Cerchio della Vita (Ruota di Medicina) e il Viaggio Sciamanico.


IL CERCHIO DELLA VITA (LA RUOTA DI MEDICINA) - Il Cerchio della Vita o più comunemente chiamato Ruota di Medicina, è una antica modalità di interpretare l’esistenza da parte dei popoli Nativi Americani. Cerchi di pietra a simboleggiare la sacralità della vita, sono stati trovati anche in altre civiltà. Essa è una sorta di mappa dell’esistenza, dove tutto è connesso e correlato e dove ogni cosa è parte di un ciclo infinito che si ripete, evolvendosi. Scopriremo come la ciclicità evolutiva della vita, influisca sulla crescita spirituale e sui ritmi vitali dell’essere umano e come egli ne possa essere artefice piuttosto che vittima.


IL VIAGGIO SCIAMANICO - Nella filosofia sciamanica, l’esistenza viene identificata in dimensioni che vanno ben oltre la realtà conscia, dove vi è la manifestazione materiale della vita. Con la pratica del “Viaggio Sciamanico” varchiamo la soglia del “Tonal” (realtà ordinaria), per entrare nel mondo del “Nagual” (realtà non ordinaria). Accediamo così a dimensioni differenti. Il Mondo Inferiore, sede della mente subconscia e inconscia, regno del non formato, mondo dove risiedono i totem animali, vegetali e minerali e il Mondo Superiore, sede della mente superconscia, regno dello spirito, mondo dove risiedono gli antenati, le guide e i maestri. Attraverso il Viaggio Sciamanico, accediamo quindi in una dimensione interiore profonda, dove incontrare quella parte Nativa Americana che vive in noi stessi e dove cercare risposte ai nostri più nascosti quesiti.

CANTI E DANZE COL TAMBURO DEI NATIVI D’AMERICA - Il canto e la danza col tamburo sono certamente momenti in cui onorare e favorire lo spirito tribale del cerchio riunito per l’occasione. Saranno insegnati i canti tradizionali degli indiani d'America e in particolare quelli della tribù dei Lakota. Attraverso di essi e per mezzo del "Free Song" (il canto improvvisato), ognuno potrà sviluppare la propria creatività musicale e rafforzare l'autostima e la fiducia in se stesso. Si potrà suonare personalmente il tamburo Sciamanico, armonizzando il proprio cuore con quello degli altri componenti del cerchio e con il battito del cuore della Sacra Madre Terra. Con la danza in cerchio lavoreremo sull’unità e la fusione del gruppo e sul potere dei simboli che verranno danzati.


POSSIBILI SVILUPPI

Dal seminario potrà nascere un gruppo di persone che, vivendo nella stessa località dove si è svolto l’evento, potrà riunirsi periodicamente con l’intento di approfondire l’amicizia e di sviluppare attività e progetti comuni. Chi invece proviene da zone più lontane, potrà valutare la possibilità di organizzare questa iniziativa nella propria città. Lo sviluppo che mi auguro possa innescarsi da questo tipo di eventi è che si possano costituire diversi Cerchi Arcobaleno connessi tra loro, che possano portare in questa epoca di oscurità, una nuova visione di luce e guarigione e che con il proprio operato, si possa compiere la profezia dei Guerrieri Arcobaleno.


LA VIA DEL GUERRIERO ARCOBALENO IN ALTRE CITTA’ D’ITALIA

Questo evento nasce con il proposito di toccare molti luoghi, molte terre e molti cuori. L’adunanza dei Guerrieri Arcobaleno è iniziata.
Se sei interessato a organizzare l’evento LA VIA DEL GUERRIERO ARCOBALENO nella tua città, contattami per posta elettronica.
E-mail: riccardo.fioravanti@aliceposta.it


COSA PORTARE

- Cuscino e coperta per sedersi comodamente e stare caldi
- Il proprio tamburo sciamanico (per chi non lo possiede, è possibile utilizzare a turno un mio tamburo)
- Abbigliamento comodo (consiglio una tuta)
- Bottiglia d’acqua ed eventuale spuntino per la pausa di metà pomeriggio.


MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Investimento: 50 euro
PER MOTIVI ORGANIZZATIVI, PER PARTECIPARE E’ NECESSARIO PRENOTARE.


PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Mirko Perrotta
Cell. 340-9938852
E-mail: myspirits@live.it


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SITO INTERNET UFFICIALE
http://www.natividellaterra.com/